Il Parco Nazionale di Komodo

In Indonesia tra Asia e Australia

Komodo, il regno dei draghi

Non è da tutti esser così importanti da dare il proprio nome a un parco nazionale. Essere, però, la lucertola vivente più grossa al mondo (può raggiungere i tre metri di lunghezza e circa settanta chili di peso) ti permette di ricevere tale importanza.

Il protagonista in questione è il celebre drago di Komodo, o varano di Komodo, una lucertola endemica di alcune isole indonesiane che ha dato il nome all’omonimo parco: il Parco Nazionale di Komodo.

Due draghi di komodo

Il Parco e la sua natura

Collocato nell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda, tra le le isole di Sumbawa e Flores, il parco nazionale è stato istituito nel 1980. Inizialmente lo scopo principale era la conservazione del drago di Komodo e del suo habitat naturale; con il passare del tempo è la protezione dell’intera biosfera, sia terrestre che marina, ad esser diventata lo scopo del parco. Proprio per questo nel 1986 è stato dichiarato Patrimonio Unesco e inserito nel programma “l’uomo e la biosfera“.

Di origine vulcanica, il parco si sviluppa su una superficie di 1817 km². Komodo, Rinca e Padar sono le tre isole principali e, insieme a diversi altri piccoli isolotti e atolli, compongono 603 km² del parco.

Particolare isole di Komodo

Il clima più secco rispetto ad altre zone dell’Indonesia e il trovarsi in una zona di transizione tra Asia e Australia, rendono la natura di questo parco molto particolare e affascinante. Mentre la morfologia arriva a toccare i 735 metri d’altezza del Gunung Satalibo sull’isola di Komodo, gli ambienti naturali comprendono tratti di savana, foreste tropicali, foreste nebulose (caratterizzate da quasi perenni cortine di nuvole basse) e fondali marini ricchi di vita.

Oltre al drago di komodo, sono presenti (anche se in minor numero rispetto alle specie marine) divere specie di animali terrestri, sia asiatiche, alcune endemiche e altre di origine australiana come il megapodio piediarancio. Cervi di Timor, cinghiali selvatici, cavalli e macachi sono alcuni dei mammiferi presenti sulle isole.

I fondali marini, forti di vivaci e ricchi banchi di coralli, ospitano più di mille specie marine, inclusi mammiferi marini come delfini, dugonghi e numerose specie di balene.

Tartaruga marina e fondale

Il Drago di Komodo

Oggi diffuso sulle isole di Komodo, Rinca, Gili Motang, Gili Dasami e anche di Flores, le ultime ricerche fanno risalire la storia del varano di Komodo a circa 15 milioni di anni fa, quando una collisione tra l’Australia e il Sud-Est Asiatico permise ai varani di raggiungere l’attuale arcipelago indonesiano. Non è ancora chiaro quando sia iniziata l’evoluzione che ha portato il varano di Komodo a differenziarsi dalle altre specie di varani, più piccoli.

Quello che a prima vista appare come una pigra lucertola particolarmente cresciuta è in realtà un predatore formidabile, primitivo e pericoloso.

Testa di Drago di Komodo

A vederlo paciosamente sdraiato per terra non si direbbe che sia capace di scatti di ben 20 km orari, di immergersi fino a 4,5 metri di profondità e (quando giovane) di arrampicarsi sugli alberi.

Sebbene buona parte delle storie di aggressioni, anche mortali, nei confronti dell’uomo siano leggende e frutto della fantasia (le sue prede preferite sono mammiferi come i cervi), bisogna prestare sempre particolare attenzione quando si avvista uno di questi predatori ed evitare di importunarli.

Oltre agli artigli e al morso potente (già sufficiente a voler evitare un incontro ravvicinato) il drago di Komodo è anche velenoso (la sua saliva).

L’Isola di Rinca

Del parco nazionale, l’isola di Rinca è la più vicina al porto (e aeroporto) che serve l’area, Labuan Bajo, da cui dista appena quaranta minuti di barca. La sua vicinanza e il buon numero di varani presenti sull’isola, la rendono la scelta ideale per chi volesse visitare il parco senza allontanarsi troppo dalle coste intorno a Labuan Bajo, dove si trovano le principali strutture alberghiere.

Come nel caso dell’isola di Komodo, per visitare l’isola ci si deve rivolgere ai ranger che la abitano e che organizzano le relative escursioni accompagnate, in alcun modo praticabili da soli.

I percorsi sono divisi in tre livelli e differiscono per la durata e lunghezza del tragitto, partendo dai 40 minuti del più breve alle due ore e mezza del più lungo. Solitamente è consigliato quello intermedio (circa 1h30) che permette di attraversare parte dell’isola, ammirando bei paesaggi e (potenzialmente) diversi animali, inclusi alcuni nidi dei varani.

Non sarà facile avvistare i draghi di Komodo durante il tragitto, specialmente nelle ore più calde, mentre se ne troveranno facilmente intorno alla cucina del campo.

Foto panoramica con in evidenza un'isola dal profilo molto frastagliato con diversi picchi erbosi.

L’Isola di Komodo

La più grande delle tre è anche la più distante da Labuan Bajo, caratteristica che permette anche di apprezzare maggiormente il viaggio per raggiungerla. Come nel caso di Rinca sono tre i percorsi praticabili, sempre con ranger al seguito. Si dice che qui i dragoni siano più grandi di Rinca (sull’isola ci sono più cervi di Rinca) ma più tranquilli. Anche qui non mancheranno i bellissimi panorami dell’arcipelago e dei lineamenti dolci dell’isola.

Prestate attenzione al fatto che la temperatura è sempre piuttosto alta e salvo alcuni piccoli boschi, il grosso dei sentieri è scoperto, quindi estremamente soleggiato.

Poco a largo a nord dell’isola di Komodo si trova anche la piccola isola di Gili Lawadarat, da dove si gode di un panorama mozzafiato della baia, dove le due isole quasi si incontrano.

Foto particolare con in primo piano uno stretto tra due isole dalla vegetazione tipo savana e acque azzurre e blu.

L’Isola di Padar

La più piccola delle tre e la meno conosciuta è quella che in realtà offre uno dei panorami più belli del parco. Qui non si trovano dragoni e ci si accede sempre solo tramite un tour o mini-crociera organizzata.

La sua morfologia frastagliata e ripida è l’ideale per il trekking e arrivando in cima a uno dei percorsi classici si godrà di un panorama a 360° veramente suggestivo, spesso immortalato in tante foto e video. Graziose le spiagge distese nelle sue  piccole baie.

Panoramica di un isola che si apre davanti in due baie a destra e sinistra. Sulla baia di destra svettano alture semi-rocciose.

Dove alloggiare e come muoversi

Il Parco Nazionale di Komodo è uno dei motivi per cui si arriva in questa regione. L’aeroporto di Labuan Bajo (sull’isola di Flores) è collegato quotidianamente con voli di linea Garuda Indonesia con Bali, Jakarta e altri aeroporti minori, rendendo l’area facilmente accessibile. Labuan Bajo è la località principale, quella che offre i principali servizi, ma salvo qualche passeggiata solitamente non si alloggia qui. Da qui partono praticamente quasi tutte le crociere ed escursioni che si snodano nell’arcipelago. Oltre alle tre isole, infatti, solitamente si fa tappa anche in altre piccole baie, spiagge ( la famosa Pink Beach) e punti dove praticare snorkeling e immersioni.

In primo piano una lunga spiaggia rosa che dall'angolo in basso a sinistra taglia la foto.

Per visitare il parco ci si deve organizzare partecipando a un tour organizzato (anche su base) che parta direttamente dal resort dove si alloggia o da Labuan Bajo. I costi variano molto ed è prevista una tassa obbligatoria per entrare nel parco.

Le principali strutture ricettive sono dislocate tra le varie isole intorno a Flores e Labuan Bajo, in cornici una più paradisiaca dell’altra. Spesso i resort, composti da lodge o bungalow (anche molto lussuosi) si trovano su isole esclusive circondati solo dalla natura e dal mare, luoghi ideali dove rigenerarsi lontano da tutto e tutti.

Panoramica con in fondo un'isola con al centro una montagna a piramide. Al centro il mare e in basso una piccola spiaggia.

A differenza delle movimentate Gili e Bali ricche di locali, ristoranti, negozi e molto altro, qui ci si trova in un luogo ancora poco affollato, solo bagnato da acque dai bellissimi colori e fondali, adornato da spiagge bianche e da una natura tranquilla e appagante…niente di più!

Quando andare

Le piogge sono quasi assenti e molto lievi per quasi otto mesi l’anno, concentrate principalmente nella stagione monsonica che va da Dicembre a Marzo. Tra Aprile e Giugno la stagione delle piogge è finita, salvo qualche lieve pioggia notturna. É uno dei periodi migliori, le isole sono verdi e il turismo estivo è ancora lontano, come le sue tante imbarcazioni che riempiono le baie tra Luglio e Agosto. Tra Settembre e Novembre è un altro ottimo periodo. L’alta stagione è finita, le temperature iniziano a rialzarsi, come aumentano le possibilità di incontrare animali e specie pelagiche marine come mante e balene.

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