Dopo l’avvio del progetto Phuket Sandbox (dal 1 luglio), dal 15 luglio parte il secondo step per la progressiva riapertura della Thailandia al turismo, il Samui Plus+.
Come per il Phuket Sandbox, sarà possibile soggiornare sull’isola di Koh Samui senza dove trascorrere una quarantena chiusi in hotel, ma con l’isola (prima parzialmente poi quasi completamente) a disposizione.
Le procedure sono simili, ma con alcune differenze importanti, rispetto a Phuket:
- Bisogna partire (e aver soggiornato per almeno 21 giorni precedenti) in un paese approvato (l’Italia, per ora, lo è).
- Bisogna ottenere tutta la documentazione necessaria (COE, assicurazione medica che copra anche il Covid-19, biglietti aerei, passaporto, ecc…).
- Bisogna aver completato il ciclo vaccinale a seconda del tipo di vaccino.
Una volta in viaggio, a differenza di Phuket, è possibile fare scalo a Bangkok e proseguire con un volo appositamente designato per Koh Samui (seguendo le indicazioni e le procedure indicate in aeroporto). Una volta arrivati andrà installata l’applicazione MorChana e si potrà quindi proseguire presso l’hotel SHA+ prenotato, con il trasferimento privato dedicato.
A questo punto si effettuerà il primo tampone previsto in hotel e si dovrà attendere il risultato in camera. Una volta risultato negativo potrà partire il soggiorno che si dovrà sviluppare come segue:
- GIORNI 1-3 – AREA QUARANTENA: dopo aver ricevuto un risultato negativo del test, i turisti possono rilassarsi e utilizzare i servizi nell’area che l’hotel ha assegnato per tale scopo.
- GIORNI 4-7 – PERCORSO SIGILLATO: il turista può muoversi nel distretto di Ko Samui secondo il percorso specificato e il programma di viaggio.
- Il GIORNO 7: viene effettuato un 2° test RT-PCR in hotel.
- GIORNI 8-14 – MISURE ALLENTATE: il turista deve soggiornare in un hotel SHA+ e, dopo aver ricevuto un risultato negativo del
test, può spostarsi tra Ko Samui, Ko Phangan e Ko Tao, monitorato tramite il sistema informatico specificato. - GIORNO 12/13: viene effettuato il 3° test RT-PCR in ospedale (trasferimento incluso nei pacchetti di viaggio).
Una volta concluso il soggiorno di 14 notti, e se l’ultimo test sarà negativo, si potrà proseguire il viaggio verso altre destinazioni in Thailandia. Chi invece desiderasse ridurre il soggiorno, può farlo, ma al termine dovrà ripartire per l’Italia.
A una prima lettura può sembrare machiavellico e complesso, ma in realtà si tratta di procedure piuttosto lineari e precise, che permettono in cambio di godersi il piacere di un soggiorno sulla bella isola di Koh Samui, con le sue spiagge e attrazioni.
Sicuramente un importante passo verso la graduale riapertura del paese ai viaggi.
Per ulteriori informazioni: https://www.tatnews.org/thailand-reopening/